Da subito ci siamo chiesti come riuscire a sviluppare un logo che potesse esser la “fusione” di tutti. Abbiamo pensato di elaborare un modo per rendere tutti i componenti della palestra partecipi nella fase di creazione del logo stesso.

Abbiamo chiesto a ciascuno di loro di scrivere il nome della palestra con un pennarello a punta morbida mentre effettuavano una plank. Scrivere mentre ci si trova in una situazione scomoda ci permetteva di alterare la loro capacità di scrittura, dando come risultato l’impressione di fatica, di sforzo, di impegno, come quello che è servito loro per sistemare la palestra stessa. L’unione di tutte le scritte ha creato quello che ora è il loro logo e che rappresenta lo sforzo e il contributo di tutti.

Kipo Studio realizza progetti ad hoc, costruendo una strategia comunicativa alla base che permetta al cliente di raggiungere i propri obiettivi.

Immagine coordinata non coordinata.

Un’immagine coordinata “classica” definisce e controlla la forma arrivando ad un risultato grafico molto definito e prevedibile. Invece un’immagine coordinata non-coordinata definisce e controlla un processo che servirà ad avere una serie di risultati grafici, tutti diversi tra loro ma uniti da un unico legame genetico. Così la riconoscibilità non lavora a livello di forma ma si basa sulle regole di produzione grafica. Le istruzioni e i margini di libertà introducono variabili nel progetto e permettono alla casualità di avere un ruolo importante nel risultato finale creando un look che non poteva esser previsto. Anche gli errori fatti dai climber durante la creazione del logo erano i benvenuti come parte integrante della sua riconoscibilità e unicità.

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